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Unicoop Tirreno presenta il bilancio 2014.

Unicoop Tirreno ha presentato il bilancio 2014 dal quale emergono i seguenti dati: un miliardo e 100 milioni di vendite, 240 milioni di patrimonio netto e 1.184,1 milioni di raccolta del prestito sociale. Oltre 23.000 nuovi soci. 4.730 dipendenti. Le poste straordinarie causano una perdita di 19,2 milioni. Sul risultato economico 2014 hanno influito - si sottolinea in una nota - i risultati negativi di alcune partecipazioni e oneri straordinari per 17 milioni. Alla perdita di Ipercoop Tirreno (la controllata che gestisce i punti vendita in Campania) di 8,9 milioni (pur se molto migliore della perdita 2013), si sommano 1,2 milioni su Distribuzione Roma (società di proprietà di 7 Cooperative e titolare di 54 punti vendita nel Lazio) per costi di avvio gestione e altri oneri straordinari rilevanti della ex partecipata Dico venduta dalle Coop nel 2013 (-11,7 milioni).
Queste voci costituiscono, insieme al risultato negativo della differenza tra valori e costi della produzione, la causa primaria del risultato economico negativo per la Cooperativa di 19,2 milioni. Risultato negativo comunque minore di quello del 2013 - si aggiunge nella nota - grazie al positivo andamento della gestione finanziaria che ha prodotto una redditività molto buona e alla riduzione dei costi aziendali (il costo del personale di rete è calato di 7,4 milioni) indispensabili per mantenere la convenienza dei prezzi. Nel 2014 sono continuate recessione e crisi dei consumi insieme alla riduzione dei redditi e dell’occupazione. Si è poi aggiunta una pessima stagione estiva con calo delle presenze turistiche. Questi elementi hanno prodotto un calo delle vendite (- 40 milioni). In questo contesto la Cooperativa ha comunque mantenuto il ruolo di difesa del potere di acquisto di soci e clienti potenziando la convenienza (promozioni per 286 milioni e offerte a soci per 48 milioni) con un abbassamento generale dei prezzi su cui sono stati investiti 15 milioni in due anni. Aperti inoltre nuovi punti vendita (Barga, Livorno V. Levi, Porto S.Stefano, Soriano nel Cimino, Formia) e ristrutturati gli esistenti per un investimento totale di 23,5 milioni. Sono proseguiti gli interventi di risanamento della rete vendita anche attraverso alleanze con altre Coop per permettere di mantenere la presenza del marchio e di non penalizzare troppo l’occupazione nelle aree dove la perdita è costante da anni (Afragola e nel 2015 Guidonia). Secondo Unicoop Tirreno La strada del risanamento e delle alleanze è quella giusta e apre nuove importanti prospettive per portare in equilibrio la Cooperativa. I risultati dei primi tre mesi del 2015 sono in questo senso incoraggianti e in linea con il Preventivo.“Il risultato di bilancio 2014 è purtroppo negativo – ha dichiarato Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno – anche se il dato è fortemente influenzato dalle poste straordinarie della Cooperativa. Tuttavia nel 2014 si sono manifestati elementi molto importanti per la ripresa di Unicoop Tirreno: un forte controllo dei costi, l’applicazione coerente della nostra strategia (divenuta nel tempo comune alle Coop italiane), la riorganizzazione della rete vendita che ha portato a ridurre fortemente le perdite in Campania. Tutti questi elementi sono ancora presenti nei primi mesi del 2015 e se -come tutti ci auguriamo - il nostro Paese si avvierà verso un percorso di crescita, i risultati positivi arriveranno. Per quanto ci riguarda fondamentale è lo sviluppo del sistema di alleanze che lega le grandi Coop di consumo, decisivo per sostenere il percorso di miglioramento dei risultati aziendali.”