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Amazon vuole acquisire gli store RadioShack.

radiosnackIl sito di e-commerce Amazon vorrebbe acquisire alcuni negozi di RadioShack, catena di elettronica statunitense che ha dichiarato bancarotta. La La strategia di Amazon sarebbe quella di sfidare con dei propri negozi fisici gli Apple Store. Nel corso dello shoppong natalizio, Jeff Bezos aveva già sperimentato negozi “pop-up”.
L’azienda di Seattle sta esaminando l’opportunità di utilizzare i negozi come vetrina per i suoi prodotti hardware (dagli e-reader Kindle ai Fire Tv, tablet e smartphone), ma anche come centri di consegna per le merci comprate online. L’e-commerce cerca sempre più un’ancora nel mondo reale. Ma i negozi di RadioShack sarebbero anche il luogo dove toccare con mano i dispositivi hardware come i Kindle Fire, Fire Phone (finora un flop costato 170 milioni di dollari di inventario cancellato nel terzo trimestre) e il nuovo altoparlante Echo.
Ma Amazon non è l’unica a corteggiare i negozi di RadioShack. Anche Sprint vorrebbe comprare tra 1.300 e 2.000 dei 4.000 negozi della società, mantenendo un co-branding nelle insegne.
Fra i primi a rivalutare il ruolo dei negozi fisici, anche rispetto ai social network è stata Capgemini, secondo la quale, nel retail, il 72% degli acquirenti giudica il negozio importante (o molto importante) rispetto al 67% di Internet. Solo il 14% considera meno importante il negozio fisico. L’e-commerce dunque non uccide il commercio tradizionale. Invece lo studio di Capgemini ridimensiona l’impatto dei social network, forse un po’ sopravvalutati.
Nell’ultima trimestrale, l’azienda guidata dal Ceo Jeff Bezos ha messo a segno profitti, seppur modesti. Business a rapida crescita sono l’abbonamento Prime – con iscritti verso quota 40 milioni – e quello dell’unità del cloud computing, Amazon Web Services (Aws - a quota 1.34 miliardi di dollari di ricavi nel terzo trimestre, in crescita del 40%). Ora Amazon sta lanciando Workmail, una email di lavoro. Stando a Forrester Research, l’interesse verso i servizi in abbonamento quali email e calendari è salito dal 56% nel 2011 al 73% nel 2014.
Il mercato dei servizi di email basate sul cloud vale 6.3 miliardi di dollari di ricavi nel 2014,ma è destinato a salire a 16.9 miliardi di dollari dal 2018, secondo un report della società d’analisi The Radicati Group.