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Calo delle vendite al dettaglio a ottobre nell'eurozona. Male l'Italia.

consumiGli ultimi dati PMI resi noti da Markit hanno evidenziato un ulteriore calo delle vendite al dettaglio nella zona euro nel mese di ottobre. Il ribasso è stato considerevole, seppur più lento rispetto al mese precedente. Come da consuetudine, la Germania ha registrato una lieve crescita mentre è rallentata di molto la recessione in Francia. All'inizio del quarto trimestre in Italia si è verificata una situazione ben diversa, si è infatti registrata una diminuzione preoccupante delle vendite al dettaglio.
L’Indice Markit Eurozone Retail PMI - che tiene traccia delle modifiche mese-su-mese delle vendite al dettaglio – ha segnalato un calo delle vendite per il quarto mese consecutivo nel mese di ottobre. Attestatosi a 47,0, in crescita da settembre di 44,8, l'indice è al suo livello più alto in tre mesi, ma comunque indicativo di un solido tasso di contrazione.
Il livello delle vendite effettive nella zona euro era ancora ben al di sotto degli obiettivi precedentemente fissati. Anche se meno marcato rispetto a settembre, il grado di sottoperformance delle vendite è ancora superiore al trend di serie storiche.
A ottobre l'occupazione nel settore della vendita al dettaglio della zona euro è sceso per la prima volta in cinque mesi, specchio della riduzione del personale in Francia e in Italia, così come si è notato un rallentamento notevole del ritmo di creazione di posti di lavoro in Germania. Il calo complessivo dell'occupazione nel blocco delll’euro è stato modesto.
Gli ordini di beni destinati alla rivendita da parte dei retaile sono diminuiti nel mese di ottobre, in linea con la tendenza in cinque degli ultimi sei mesi (Giugno ha visto un “nessun cambiamento”). Il tasso di declino degli acquisti è stato però il più lento da luglio. I livelli delle scorte nel frattempo sono diminuiti in misura frazionale, ponendo così fine una sequenza di dieci mesi di crescita.
La caduta di ordini ha continuato a soggiogare il potere sui prezzi dei fornitori, con l'inflazione dei prezzi all'ingrosso che è rimasta vicino al punto più basso in 57 mesi di settembre. In Italia e in Germania i prezzi di acquisto sono aumentati a tassi più lenti rispettivamente in 67 e 54 mesi. Un modesto aumento dei prezzi di acquisto in Francia ha seguito le riduzioni dei due mesi precedenti.
I margini lordi hanno continuato a contrarsi bruscamente nonostante la mancanza di pressione sul fronte dei costi, fattore riconducibile a una combinazione di riduzione delle vendite e dei prezzi di vendita più bassi.